L’autunno entra in punta di piedi nelle destinazioni di Terre Borromeo, sul Lago Maggiore. Con l’arrivo di ottobre i giardini delle Isole Borromee, della Rocca di Angera e del Parco Pallavicino si tingono dei primi colori tipici del foliage. Il paesaggio comincia a trasformarsi in una tavolozza calda e ricca di sfumature. Accanto alle ultime fioriture spiccano le chiome dorate e ramate degli alberi monumentali. Per ammirare questo spettacolo della natura, c’è tempo fino al 2 novembre: l’ultima data utile di quest’anno per entrare nei giardini e nei siti Terre Borromeo.
Nel mese di ottobre l’Isola Bella è avvolta dai colori caldi del Ginkgo e dei tassodi, alberi appartenenti alla famiglia dei cipressi e delle sequoie che, al contrario di questi, non sono sempreverdi. Le loro foglie cadono romanticamente tra i viali dell’isola. Le aiuole continuano a sorprendere con le sfumature vivaci dei settembrini che prolungano la loro fioritura nei toni del rosa e del viola acceso. Ad aggiungere un tocco di allegria all’autunno, le ortensie paniculata i cui fiori bianchi estivi si trasformano con eleganti pennellate rosa intenso.
Le tinte brillanti dell’oro prevalgono nel panorama dell’Isola Madre in questo periodo dell’anno. Due alberi, in particolare, catturano lo sguardo per il foliage: il Ginkgo biloba e il Taxodium distichum. Il primo indossa per l’occasione un giallo acceso che non passa inosservato: le sue foglie a forma di ventaglio prima di cadere accendono di una meravigliosa luce dorata i giardini. A terra, formano un tappeto di grande fascino alla base della pianta. Il Taxodium cambia mise a ottobre: le sue foglie aghiformi ma morbide passano dal verde chiaro della stagione primaverile ad un rosso bronzo che dona intensità al giardino.
Forse non tutti sanno che esiste anche l’albero dei tulipani. Fra i grandi alberi che popolano Parco Pallavicino, in ottobre si distingue il Liriodendron tulipifera, conosciuto appunto come albero dei tulipani. È originario del Nord America e proprio in ottobre rivela la sua veste più scenografica: le foglie dalla forma unica, con quattro lobi, sfumano dal verde al giallo brillante, ricoprendo i viali e i prati del parco.
Alla Rocca di Angera, sul versante lombardo del lago, i veri protagonisti del momento sono i frutti. Nel giardino medievale maturano i melograni, antichi simboli di abbondanza e fertilità, che con i loro chicchi rossi sono un simbolo senza tempo. Accanto a loro, le zucche di forme e colori diversi portano con sé l’atmosfera più autentica dell’autunno: vere e proprie icone di questa stagione, maturano fino a novembre.
La natura che cambia volto è un invito a scoprire i giardini dei siti Terre Borromeo in una luce inedita, accogliente e poetica fino ai primi giorni di novembre.
TERRE BORROMEO
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